A meno di un mese dal 21 luglio, giorno in cui la locale squadra di calcio si radunerà al fine di preparare la stagione nel prossimo campionato di serie D, non vi è nessuna traccia dei lavori di adeguamento dello stadio “Giovanni Paolo II” alle norme vigenti. Da quanto emerso dal sopralluogo dello scorso 30 maggio, da parte della delegazione della Lega Nazionale Dilettanti, capeggiata dall’architetto Lorenzo Morone, l’impianto sportivo francavillese dovrà subire delle modifiche per essere agibile per la serie D. L’intervento principale riguarderà la costruzione del nuovo settore ospiti. L’area destinata a questa realizzazione è quella base in cemento, sita di fianco alla tribuna scoperta, sulla quale verrà posizionata una gradinata in metallo. Subito dopo, è previsto l’adeguamento dei cancelli che dalle tribune portano all’interno del manto erboso. Il regolamento prevede la presenza di due cancelli per ogni tribuna e, al momento, ve n’è solo una per ciascuna delle due. Ulteriori modifiche previste sono l’installazione di barriere antiscavalcamento, in corrispondenza delle barriere di plexigas dell’intera tribuna coperta, lo smussamento del muretto in cemento su cui sono impiantati i vetri, in modo tale da impedire agli spettatori si salire e aggrapparsi ad essi, e l’allargamento della tribuna stampa. Per i lavori di adeguamento, tempo addietro, la giunta comunale aveva approvato un impegno di 100.000 euro. Quindi, bisognerà aspettare ancora per l’innalzamento delle torri-faro e la ricostruzione degli spogliatoi complementari a quelli principali. Stando alla normativa vigente, l’ASD Francavilla Calcio non potrà disputare le partite della prossima stagione nelle ore serali. L’impianto d’illuminazione, pur essendo potente a norma, è fissato a delle torri troppo basse, quindi parecchie zone del rettangolo di gioco sono scarsamente illuminate. Rassegnato il patron Mino Distante, proprietario del titolo del titolo del Francavilla Calcio e della Vis Francavilla, la squadre femminile che milita nel campionato nazionale di serie A2. “Anche quest’anno dovremo accontentarci di disputare due campionati di altissimo livello in una struttura che non è idonea alle nostre categorie – afferma Mino Distante -. Capisco il momento di caos in cui si è ritrovata l’Amministrazione Comunale con le dimissione del sindaco e il conseguente insediamento del Commissario prefettizio, cerco di accontentarmi almeno di questi lavori indispensabili che verranno svolti, spero, nei prossimi giorni”. Il problema degli spogliatoi complementari a quelli principali non è di secondaria importanza, in quanto, essendoci due squadre di calcio con i rispettivi settori giovanili, e la vicinanza degli orari fra le varie gare, fanno sì che quelli principali siano insufficienti. “Sono costretto a ripeterlo per l’ennesima volta – continua Mino Distante – abbiamo solo uno spogliatoio efficiente e, con 7 squadre, la situazione diventa imbarazzante. I vecchi spogliatoi, non so se sia opportuno ritenerli tali. L’impianto termico è limitatissimo, cattivi odori provengono dalle tubature e per noi è una vergogna dover far sistemare i nostri ragazzi e, soprattutto, le squadre avversarie in una struttura del genere. Diverse volte siamo stati costretti a ricevere delle multe dalla Federazione per l’assenza di acqua calda e suppellettili adeguate. Spero almeno, se ora non possibile, che quanto prima vengano realizzati anche i lavori di ristrutturazione anche per gli spogliatoi complementari”.
La volontà del patron di dar lustro alla città con lo sport c’è tutta, ma senza le strutture adeguate, verrebbero a mancare le basi per continuare nel progetto.
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