Il via libera alla realizzazione del Palazzetto dello Sport di Francavilla aveva un passaggio obbligato: l’approvazione in consiglio comunale, della proposta, formalizzata dalla giunta comunale con apposita deliberazione, di modifica al piano triennale 2007/09 delle opere pubbliche.
Nella seduta consiliare dello scorso giovedì il “placet”, con grande soddisfazione della giunta Marinotti, c’è stato. Soddisfazione, però, per qualcuno, “rovinata” dal rammarico che essa non sia avvenuta, come ci si auspicava, all’unanimità. A chi, nel centro destra, invoca il sillogismo aristotelico, secondo cui al palazzetto si arriva con l’approvazione della delibera; chi vuole il palazzetto vota la delibera; ergo, chi non vota la delibera non vuole il palazzetto, risponde per il centro-sinistra, l’avvocato Tommaso Resta, che ne è capogruppo in assise per il Partito Democratico.
“Invocando il buon senso del buon padre di famiglia, ci siamo chiesti possiamo permetterci siffatta struttura? Ci troviamo di fronte ad un opera sovra-dimensionata, concepita per ospitare 1200 persone quando, un impianto con una capienza di 700-800 persone al massimo, sarebbe stato molto più adeguato alla città. Chi dovrà, poi, accollarsi i costi enormi di gestione e manutenzione?”, afferma Resta.
Nella seduta consiliare dello scorso giovedì il “placet”, con grande soddisfazione della giunta Marinotti, c’è stato. Soddisfazione, però, per qualcuno, “rovinata” dal rammarico che essa non sia avvenuta, come ci si auspicava, all’unanimità. A chi, nel centro destra, invoca il sillogismo aristotelico, secondo cui al palazzetto si arriva con l’approvazione della delibera; chi vuole il palazzetto vota la delibera; ergo, chi non vota la delibera non vuole il palazzetto, risponde per il centro-sinistra, l’avvocato Tommaso Resta, che ne è capogruppo in assise per il Partito Democratico.
“Invocando il buon senso del buon padre di famiglia, ci siamo chiesti possiamo permetterci siffatta struttura? Ci troviamo di fronte ad un opera sovra-dimensionata, concepita per ospitare 1200 persone quando, un impianto con una capienza di 700-800 persone al massimo, sarebbe stato molto più adeguato alla città. Chi dovrà, poi, accollarsi i costi enormi di gestione e manutenzione?”, afferma Resta.
Secondo il centro-sinistra di soldini, in euro, ne serviranno molti di più di quelli preventivati. “Siamo convinti che il piano di fattibilità sia errato, che i preventivati 3.500.000 euro non siano affatto sufficienti. Per non parlare del fatto che i relatori del Pug hanno evidenziato che l’ubicazione individuata è inidonea a contenere una simile struttura, quella zona, tra l’altro, è problematica per lo smaltimento di grandi flussi di traffico”, precisa il capogruppo del Pd. Che aggiunge: “Posto che è un impianto che non possiamo permetterci, consci che esso rappresenta un’altra spesa da affrontare, in una fase finanziariamente delicata per le casse comunali sulle quali pendono debiti’ e preso atto, infine, dell’impatto urbanistico, non potevamo, in coscienza, che esprimere tutta la nostra contrarietà”.
1 commento:
Si,ma Resta non ha capito una cosa,se l'impianto viene fatto a dimensione cittadina e non sovradimensionato...come saranno giustificati poi i soldi che saranno chiesti in aggiunta a quelli previsti dal progetto?Come giustificare i "cratta cratta" che ci saranno per sto palazzetto"??????A Tommasi' e pure di esperienza ce n'hai...
Escobar
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