mercoledì 20 febbraio 2008

ALLARME MENINGITE A FRANCAVILLA

La situazione è sotto controllo ma la paura è stata grande. A Francavilla Fontana, infatti, ieri sera è scattato l’allarme meningite: un allievo del quarto anno del Liceo Scientifico “Ribezzo” è risultato positivo al meningococco. Ieri sera il giovane studente manifestava i sintomi tipici dell’infiammazione delle meningi: febbre molto alta, rigidità della nuca e forte mal di testa. I genitori, allarmati, dopo averlo fatto visitare al medico di famiglia, lo hanno immediatamente ricoverato presso l’Ospedale “Perrino” di Brindisi, dove i medici del reparto Malattie Infettive, dopo la puntura lombare, hanno confermato la diagnosi iniziale: meningite. Stretto riserbo, naturalmente, sul nome del giovane studente. Il Sindaco di Francavilla, Giuseppe Marinotti, di concerto con l’Asl locale, ha decretato la chiusura della scuola per due giorni, in via del tutto precauzionale, dato che nella scuola non si sono verificati altri casi. Già da stamattina, inoltre, sono partite le procedure di profilassi all’interno dei locali della scuola: disinfestazione e pulizia straordinaria, in modo da consentire, nei prossimi giorni, il ritorno degli alunni in completa sicurezza. Sempre a scopo cautelativo, le autorità sanitarie hanno invitato i compagni di classe del ragazzo e tutti quelli che abbiano avuto con lui contatti ravvicinati a seguire una terapia a base di Rifadim, per i minorenni, o di Ciproxim per i più grandi, in modo da prevenire altri, eventuali, casi di infezione. Nessun allarmismo, quindi. Il comune e l’Asl hanno agito in fretta, con precisione e in perfetta sinergia, in modo da contenere al massimo il rischio di nuovi contagi e, infatti, al momento la situazione è tranquilla. L’allarme resta, naturalmente, e le autorità sanitarie, come ulteriore forma cautelativa, hanno invitato chiunque manifesti sintomi sospetti a sottoporsi immediatamente ad un controllo medico. Intanto le condizioni del giovane studente sono stazionarie: la febbre resta alta ma il ragazzo, tuttora ricoverato nel reparto Malattie Infettive, non sarebbe in condizioni gravi, grazie alla prontezza dei suoi genitori, del medico di famiglia e all’intervento dei sanitari dell’Ospedale “Perrino”.

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